Improvvisamente l’inferno. In un caldo sabato di maggio, alle 17:56, un'esplosione squarcia l'autostrada che collega l'aeroporto di Punta Raisi a Palermo,. 5 quintali di tritolo distruggono cento metri di asfalto e fanno letteralmente volare le auto blindate. Muore Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia. È il 23 maggio 1992. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti. 19 luglio, 57 giorni dopo alle 16:58 un'altra tremenda esplosione: questa volta in piena città. La scena che si presenta ai soccorritori è devastante. cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Per ricordare queste giornate che segnano ancora oggi la storia d'Italia il Premio Borsellino organizza in Abruzzo dei momenti di ricordo a: PESCARA - Piazza Salotto ore 10,00 interventi , ore 16,00 "la buone pratiche" musica e teatro, ore 21 Auditorium Flaiano proiezione del docufilm "I ragazzi delle scorte" L'AQUILA - ore 10,30 Auditorium del Parco in ANTEPRIMA NAZIONALE proiezione del docuFilm "I ragazzi delle scorte: Emanuela Loi" TERAMO ore 10,30 Auditorium "Alessandrini" ANTEPRIMA NAZIONALE proiezione del docuFilm "I ragazzi delle scorte: Emanuela Loi" CHIETI ore 15,00 Università ANTEPRIMA NAZIONALE proiezione del docuFilm "I ragazzi delle scorte: Emanuela Loi" MONTESILVANO - ore 21,00 Sala congressi Dean Martin concerto "Musica per non dimenticare" della pianista Maria Gabriella Castiglione VILLA VOMANO Ist. Comprensivo Falcone e Borsellino incontri con testimoni Ancora una volta la rassegna culturale educativa denominata " Premio Borsellino" in questo modo, concretamente, sobriamente, senza retorica si rivolge al futuro del Paese, ai giovani, e così testimonia il dovere di ripercorrere il senso di quel sacrificio . E aiutare i più giovani a riscoprire la grandezza di due figure come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e un coraggio che ha fatto sì che la loro scomparsa non fosse vana. Manifestare, agire, raccontare sono momenti essenziali nei quali, oltre a ricordare, si rivede e riesamina la storia Contro coloro che alimentarono i silenzi, ritardi, depistaggi per denunciare le discrasie di alcuni apparati dello Stato,. Grazie al Premio Borsellino ancora una volta si leva alto il ricordo e il sentimento di rispetto verso Falcone e Borsellino, "i ragazzi delle scorte" che morirono e verso tutti quegli uomini e donne delle forze dell'ordine, per avviare un reale processo di liberazione dalle maglie dell’oppressione mafiosa. La mafia è un sistema e come tale ha saputo rafforzarsi, insinuandosi non solo nei rapporti economici e politici, ma persino nei rapporti etico-culturali e nell’agire quotidiano del singolo e dei gruppi. La mafia non è stata mai sconfitta in Italia. Anzi è più forte che mai. Silenziosa e potente. E pertanto la battaglia deve continuare senza sosta, a qualunque livello della società e dei suoi organismi.. E’ un’operazione ardua, ma necessaria .

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